La madre dell'alpino |
Laggiù in una casetta, d’Italia
sul confin, viveva
una vecchietta, la
madre di un alpin… Col
figlio suo d’accanto, nella
quiete li fra i monti viveva
in un incanto, la
vecchia col suo alpin… Ma
un dì, fra le vette, fra
i bianchi nevai… fra
gole e ghiacciai, una
voce si udì:
“Madre
orsù! il
figlio tuo dammi anche tu… Lo
stranier calpesta
ancor le mie frontier. Io
la Patria son… e
i miei figli tutti vo’… “Madre
orsù! il figlio tuo dammi anche tu… …”
“Su
parti figlio mio: la
Patria ti chiamò… e
t’accompagni Iddio… per
te io pregherò! Ma
verso l’orizzonte, dove
tu combatterai, a
notte, su quel monte la
madre tua verrà”. Così
a mezzanotte la
vecchia arrivava… dal
monte chiamava il
suo caro alpin. “Figlio,
qui, fra
neve e gei, starò così… di
laggiù la
madre tua chiama anche tu” “Madre
io son qui” (rispondeva
ognor l’alpin) Lieta
in cuor se
ne andava allor. |
Rombava
la mitraglia là
proprio sul confin. “È
giorno di battaglia per
il mio figlio alpin. Mio
Dio! fa che ritorni qui
con me nella casetta ad
allietarmi i giorni o
me ne morirò”. Con
ansia mortale sul
monte andò urlando… ma
invano chiamando il
suo caro alpin! “Madre,
tu il
figlio tuo non chiamar più, sul
mio altar, la
gioventù seppe immolar… Ei
dorme quaggiù Né
si desterà mai più! Madre,
tu lo rivedrai lassù”.
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