Pisa: una città dal passato sul mare. Antica Repubblica Marinara, vide i suoi uomini solcare il mar Mediterraneo in rotte commerciali ed in battaglie che si imposero alla storia.
All'orizzonte della città si elevano piccoli rilievi montuosi che le fanno da cornice, ma che, anche con le sbiadite Alpi Apuane non sembrano poter giustificare un retaggio Alpino.
Ma da Pisa sono partiti tanti Alpini che si sono affermati col valore e la dedizione alla Patria. Sul Monte Grappa, nel pieno di quella grande ed ultima battaglia che tanto sangue costò per confermare la definitiva unità nazionale, il pisano Vincenzo Zerboglio immolava la sua giovane esistenza meritandosi il supremo riconoscimento. Ed appena venticinque anni dopo, nella gelida landa russa, durante l'ultima sanguinosa battaglia per poter salvare ciò che restava delle armi italiane, abbandonate dall'alleato, si distingueva Ferruccio Tempesti che, incurante delle gravi ferite, si prodigava per le sofferenze altrui obbedendo a quelle leggi della Patria e dell'amore per il prossimo.
E che dire dell'Alpino Rainaldi che nel 1919 fu uno dei firmatari della costituenda Associazione Nazionale Alpini? Come si vede le Penne Nere pisane, anche intrise di salmastro, hanno sventolato con entusiasmo ed orgoglio pari a quelle più montanare.
Ed è proprio per continuare con questo spirito che il Gruppo Alpini di Pisa si è sobbarcato l'impegno di organizzare, sulla costa tirrenica, un Raduno Intersezionale.
Appoggiato dalla Sezione e dall'Amministrazione Comunale oggi può orgogliosamente dire: fatto!
Centinaia di Alpini dall'Italia sono confluiti a Pisa ed hanno ostentato la Penna Nera nel Corso e sui Lungarni. Le note delle nostre Fanfare e dei nostri Cori hanno riscoperto nel profondo dei cuori di molti pisani quei valori e quei sentimenti che talvolta appaiono come perduti.
Grazie Alpini d'Italia per averci onorato della vostra presenza e grazie ai pisani per averci accolto con quell'affetto che ci auguriamo sia sempre più caldo e partecipe.